Tepui, ai confini del tempo

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Uno dei paesaggi più antichi sulla Terra, tra l’Amazonia e il bacino dell’Orinoco, attraverso antichissime grotte, pareti vertiginose, cascate senza fine e impenetrabili foreste.

I massicci Venezuelani e Brasiliani, conosciuti come “Tepui”, rimandano, inevitabilmente, al romanzo di Conan Doyle, “Il mondo perduto”. Una natura selvaggia caratterizzata da strane sculture di pietra composte di quarzite arenarica, le quali si ergono da una foresta tropicale di piante carnivore. Queste montagne, con un’altezza di più di 2.000 metri sopra il livello del mare, sono ancora posti inaccessibili, ove l’uomo ha appena messo piede. Raggiungere queste montagne con l’ausilio di un elicottero, carico di quintali di attrezzatura da spedizione, ti fa sentire veramente “perso in questo mondo”. Infatti, queste montagne inaccessibili (guarda il video in basso), ospitano le più misteriose grotte del nostro pianeta. L’esistenza di queste grotte è conosciuta da quasi un secolo, ma la loro vera esplorazione è iniziata meno di 30 anni fa. Negli ultimi dieci anni, sono state scoperte ed esplorate maggiormente grotte orizzontali, sul Roraima, Chimantha, Auyan e Sarisanama Tepui. Ciò a dimostrazione, anche, dell’enorme potenziale speleologico che hanno queste antiche montagne di quarzite.

Le rocce sedimentarie di cui sono composti i Tepui, che possiamo stimare in una età di circa 1,8 miliardi di anni, sono state, col passare del tempo, lavorate ed erose dalla pioggia e dai forti venti che spazzano la regione, creando, sulla superficie, delle bizarre sculture di roccia e, in altri casi, fiumi sotterranei hanno, lentamente, eroso il sottosuolo, consentendo la formazione, a dir poco straordinaria, di enormi grotte. I fiumi che scorrono sulla superficie dei Tepui, si riversano nella foresta sottostante, creando alcune delle cascate più alte del mondo, come il famosissimo salto Angel (976 metri) o le cascate Kukenan (674 metri).

Progetti collegati

BBC – Steve Backshall’s Extreme Mountain Challenge

Rolex Awards Magazine – Francesco Sauro

Ted’s talk – Francesco Sauro

Video

Salto Angel ripreso dal drone

Imawarì Yeutà – La casa degli Dei

In collaborazione con
Logistica e mezzi di trasporto
  • elicottero
  • corde
  • tende
  • aereo
  • barca
  • jeep

Punti d’interesse

  • Salto Angel: la più alta cascata del mondo, un salto di 976 metri, scoperto dal pilota americano Jimmy Angel e conosciuto, anche, dalle tribù indigene, come “Kerepakupay Vena”. Il fondo della cascata può essere raggiunto via fiume, mentre la sommità può essere raggiunta solo con l'ausilio di un elicottero o attraverso un lungo trekking. La cascata è attrezzata per la discesa in corda ed è, anche, un posto famoso per il base jumping.
  • Imawarì Yeuta e altre antiche grotte: l'Auyan Tepui ospita alcune tra le grotte più antiche del mondo. Queste sono, anche, le più lunghe grotte visitabili di quarzite della Terra. Le esplorazioni sono strettamente regolamentate, in virtù della delicatezza ecologica degli ambienti, e consentite solo durante spedizioni scientifiche.
  • Le doline giganti del Sarisarinama: scoperte dal pilota americano Harry Gibson nel 1958, queste enormi voragini sono tra le più grandi doline del mondo. La Sima Mayor raggiunge i 360 metri di profondità e un volume di 18 milioni di metri cubi, mentre la Sima Menor si sviluppa in più di un chilometro di gallerie sotterranee. In entrambe le Sime, gli studi sulle specie endemiche, hanno dimostrato una vegetazione particolare e assolutamente unica. I pozzi possono essere raggiunti solo con l'elicottero e solo a fronte del rilascio di speciali permessi da parte delle popolazioni indigene.
  • Il Plateau del Roraima: uno dei più affascinanti paesaggi di sculture di roccia e il più alto altopiano della Gran Sabana. La cima del plateau può essere raggiunta solo dopo un lungo trekking, ma, la maggior parte dei luoghi risultano, ancora, quasi inaccessibili. Per quanto attiene all'aspetto alpinistico, sono presenti alcune vie di arrampicata sulla parete nord, conosciuta, anche, come "Prua".
  • Duida Marahuaca tepui: uno dei più inaccessibili e inesplorati massicci della zona amazzonica. Marahuaka è, anche, un nome piuttosto evocativo significando "Montagna Santa". Gli indigeni considerano il massiccio come la dimora dei loro Dei, l'"Olimpo" degli indiani Makiritare e Yekuana. Molte storie mitologiche dipingono il Marahuaka come l'albero della vita. Alla base della parete sud è presente una dolina sacra, Anakaka Cave, la quale viene raggiunta dagli indigeni dopo numerosi giorni di cammino nella foresta, al fine di raccogliere dei giganteschi tubi vegetali che vengono utilizzati come cerbottane per la caccia.
  • Autana Tepui: il sacro albero della vita delle popolazioni indigene Piaroa, una torre di quarzite che si staglia 1300 metri sopra la foresta amazzonica. La cima della montagna è solcata da un sistema di grotte, probabilmente tra le più antiche del pianeta.

Accessibilità

I Tepuii sono all'interno di un Parco Nazionale e il loro accesso necessita di una logistica complessa e dell'utilizzo dell'elicottero. E' possibile il volo con un Cessna o con un Antonov II dalle città di Santa Elena de Uairen o Puerto Ordaz per raggiungere i villaggi sotto ai massicci e poi, con l'elicottero, arrivare sulla cima delle montagne. Data la particolare orografia del terreno, anche l'individuazione dei posti più adatti per l'istallazione del Campo Base, risulta piuttosto difficile.